Il Ponentino Trio nasce durante la "Festa de Noantri" 2004.
Nel corso di questi anni ha preso parte a numerosi festival in Italia e all'estero.
Ha partecipato a varie sagre e celebrazioni dell'agro romano e dei quartieri della città, riuscendo sempre ad incontrare l'entusiasmo e la partecipazione del pubblico.
L'intenso e costante lavoro nelle strade di Trastevere e la presenza all'interno del mercato di Porta Portese, ha garantito lo sviluppo di un repertorio sempre vivo della cultura romana.
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La nostra ricerca
Il popolo romano subì la perdita del dialetto originale durante il sacco di Roma dei lanzichenecchi del 1527. La popolazione di Roma scese sotto le 30.000 unità e fu reintegrata da papa Clemente VII con la deportazione forzata di contadini dalle campagne. Da qui, si sviluppò una sonorità nel parlare e un uso di alcuni termini particolari, tanto da far considerare il romanesco, più una "parlata" che un vero e proprio dialetto.
Il senso d'identità di un popolo passa attraverso l'uso della stessa lingua. E, quest'ultima, è composta dal suono delle voci delle persone che ognuno ha amato.
La nostra ricerca è focalizzata sul vissuto di chi vive le strade di Roma. Nelle strade si ama, si incontrano gli altri, si ammira il paesaggio e le bellezze della città, si condivide la convivialità delle celebrazioni e le sofferenze delle disgrazie. Una porta, una strada, una statua, come una canzone, una poesia, fanno parte dei ricordi dell'infanzia, delle emozioni significative familiari ed amicali di ognuno, che contribuiscono a creare il senso di identità. L'insieme di tutti questi vissuti identifica il popolo romano.